Peter Godman presenta la prima storia intellettuale dell'umanesimo fiorentino dalla vita di Angelo Poliziano nel tardo Quattrocento alla morte di Niccolò Machiavelli nel 1527. Avvalendosi di fonti inedite e rare, Godman ripercorre lo sviluppo dell'umanesimo filologico e ufficiale dopo l'espulsione dei Medici nel 1494 fino al loro restauro nel 1512 e oltre. Richiama l'attenzione, attesa da tempo, sull'opera di Marcello Virgilio Adriani, successore di Poliziano alla sua cattedra e collega di Machiavelli alla Cancelleria di Firenze. E approfondisce l'impatto intellettuale del Savonarola e il rapporto tra laico e religioso e tra culture orali e cartacee. Godman mostra una complessa reazione di rivalità e antagonismo nell'approccio di Machiavelli a Marcello Virgilio, che era il principale umanista fiorentino dell'epoca. Ma dimostra anche che gli umanisti fiorentini condividevano una cultura comune, caratterizzata da una predilezione per i temi laici rispetto a quelli religiosi e dalla costante ansia di sopravvivere e prosperare nel pericoloso clima politico della città. Il libro si conclude con un'appendice, tratta da archivi prima inaccessibili, sulla censura di Machiavelli da parte dell'Inquisizione e dell'Indice. Il volume aggiunge nuovo spessore alla storia intellettuale di Firenze nel periodo più dinamico della sua storia. |