Scritto da John Ferling, uno dei principali storici americani dell'era rivoluzionaria, The First of Men offre un ritratto illuminante della vita di George Washington, con enfasi sulla sua carriera militare e politica. Ecco un racconto avvincente che cattura Washington in tutta la sua complessità, raccontando non solo le qualità autentiche familiari di Washington - coraggio, operosità, capacità di prendere decisioni difficili, lotta incessante per il miglioramento personale, amore per la sua famiglia e lealtà verso gli amici - ma anche i suoi difetti caratteriali meno noti. In effetti, come mostra Ferling, Washington ha dovuto superare molti tratti negativi mentre maturava in un leader. Il giovane Washington fu accusato di ingratitudine e alcune delle sue lettere di questo periodo si leggevano come se fossero state scritte da "un pomposo martinet e un moccioso piagnucoloso e petulante". Come comandante in capo dell'esercito continentale, perse la pazienza più di una volta e assecondava gli adulatori. Aaron Burr lo trovò "una persona noiosa e incolore". Come presidente, ha spesso creduto al peggio dei singoli funzionari. Ferling conclude che la personalità e il temperamento di Washington erano quelli di "un uomo egocentrico ed egocentrico, uno che fin dalla giovinezza aveva mostrato una fragile autostima". Eppure è riuscito a realizzare praticamente ogni grande progetto che abbia mai concepito. La Washington di Ferling è guidata, accesa da ambizione, invidia e sogni di fama e fortuna. Eppure la sua leadership e il suo carattere galvanizzarono la Rivoluzione americana - |