Parole di vita è il seguito e il compagno di Fenomenologia e della "Svolta teologica", a cura di Dominique Janicaud, Jean-Francois Courtine, Jean-Louis Chrétien, Michel Henry, Jean-Luc Marion e Paul Ricoeur. In quel volume, Janicaud accusa Levinas, Henry, Marion e Chrétien di "virare" dalla neutralità fenomenologica a una fenomenologia teologicamente flessa. Al contrario, i contributori di questa raccolta si chiedono se il punto di partenza corretto della fenomenologia sia agnostico o ateo. Molti ritengono che la fenomenologia dopo la svolta teologica possa benissimo essere fedele sia a se stessa che alle "cose stesse" fenomenologiche.In un modo o nell'altro, tutti questi saggi si scontrano con i limiti e le aspettative della fenomenologia. In quanto tali, sono tutti interessati a ciò che conta come fenomenologia "corretta" e persino alla struttura stessa della fenomenologia. Nessuno di essi, tuttavia, si limita a tali domande. In effetti, il ricco arazzo che tessono ci dice molto sull'esperienza umana. Temi come la fede, la speranza, l'amore, la grazia, il dono, i sacramenti, la parola di Cristo, la sofferenza, la gioia, la vita, la chiamata, il tocco, l'ascolto, la ferita e l'umiltà si intrecciano nelle varie meditazioni di questo volume. I contributori usano esempi sorprendenti per illuminare la struttura ei limiti della fenomenologia e, a sua volta, la fenomenologia serve a chiarire proprio quegli esempi. Così la pratica |