Poiché si presume che l'emozione dipenda dalla soggettività, la "morte del soggetto" descritta negli ultimi anni da teorici come Derrida, de Man e Deleuze sembrerebbe anche significare la morte del sentimento. Questo lavoro rivoluzionario trasforma il nascente dibattito interdisciplinare sull'emozione suggerendo, invece, una relazione positiva tra la "morte del soggetto" e l'esistenza stessa dell'emozione. Leggendo gli scritti di Derrida e de Man - i teorici spesso visti come emotivamente contraddittori e freddi - Terada trova le basi per interpretare l'emozione come non soggettiva. Questo progetto offre nuove interpretazioni dei testi più importanti della decostruzione e dei filosofi continentali e angloamericani da Cartesio a Deleuze e Dennett. Allo stesso tempo, rivitalizza la teoria poststrutturalista dispiegando le sue metodologie in un nuovo campo, la filosofia dell'emozione, per raggiungere una conclusione sorprendente: se fossimo davvero soggetti, non avremmo affatto emozioni. Coinvolgendo dibattiti in filosofia, critica letteraria, psicologia e scienze cognitive da una prospettiva poststrutturalista e decostruttiva, il lavoro di Terada è essenziale per il rinnovamento del pensiero critico dei nostri giorni. |