In che modo la Bibbia è sopravvissuta all'Illuminismo? In questo libro, Jonathan Sheehan mostra come traduttori e studiosi protestanti nel diciottesimo secolo trasformarono la Bibbia da un libro giustificato dalla teologia a uno giustificato dalla cultura. In tal modo, la Bibbia è stata trasformata nella pietra angolare dell'eredità occidentale e investita di significato, autorità e significato anche per un'età secolare. La Bibbia dei Lumi offre una nuova storia della Bibbia nel secolo della sua più grande crisi e, a sua volta, una nuova visione di questo secolo e dei suoi effetti sulla religione. Sebbene l'Illuminismo abbia a lungo simboleggiato gli effetti corrosivi della modernità sulla religione, Sheehan mostra come la Bibbia sia sopravvissuta e abbia persino prosperato in questa culla di apparente secolarizzazione. In effetti, nell'Europa protestante del diciottesimo secolo, gli studi biblici e la traduzione divennero più vigorosi e culturalmente significativi che in qualsiasi momento dalla Riforma. Da tutto lo spettro teologico, studiosi europei, soprattutto tedeschi e inglesi, hanno esercitato enormi energie per ringiovanire la Bibbia, reinterpretarne il significato e reinvestirla con nuova autorità. Poeti, pedagoghi, filosofi, critici letterari, filologi e storici hanno costruito insieme una Bibbia post-teologica, un monumento per una nuova era religiosa. Questi letterati forgiarono la Bibbia in un testo culturale, trasformando il nucleo teologico della tradizione giudaico-cristiana. Alla fine, l'Illuminismo diede alla Bibbia il potere di sopportare gli effetti corrosivi della modernità, non come |