Questo volume prende in esame il concetto di cittadinanza in Egitto, identificando le forze che hanno controllato le donne dall'inizio del XX secolo. Il libro analizza come e da chi viene definita questa cittadinanza e cerca di capire come si è sviluppata la cultura politica in Egitto, come le donne si sono affermate nella vita pubblica e come sono state limitate e talvolta escluse dal processo politico. L'autrice dimostra che l'inferiorità sociale delle donne deriva dalla legge e dal costume, ma sottolinea che la lenta industrializzazione ha contribuito alla disuguaglianza sul posto di lavoro. Vengono considerate tre aree di interazione in Egitto: l'organizzazione sociale del potere; i mezzi ideologici e istituzionali per controllare sessualmente le donne; e la divisione sessuale del lavoro. Questi argomenti vengono utilizzati per evidenziare la complessità e l'interdipendenza delle attività degli uomini e delle donne e offrono una visione della natura dell'organizzazione politica. Il libro offre un'indagine decennio per decennio, a partire dall'indipendenza dell'Egitto dal dominio britannico e traccia un sistema radicato dell'egemonia maschile nella famiglia e nello stato. |