Nella Russia bolscevica, la riuscita trasformazione dei giovani in comunisti è stata cruciale per il futuro dello Stato sovietico. I giovani sovietici avevano bisogno di diventare comunisti in ogni aspetto della loro vita quotidiana: lavoro, tempo libero, relazioni di genere e vita familiare. Ma come potevano i bolscevichi realizzare questo enorme progetto? Cosa significava essere "fatto comunista"? Quali sarebbero state le conseguenze se la cultura e le relazioni sociali prerivoluzionarie e "borghesi" non potessero essere trasformate in nuove forme di comportamento e di credo socialisti? Attingendo da una vasta gamma di fonti - diari, discorsi di partito, scritti propagandistici, studi scientifici e letteratura - Anne E. Gorsuch rivela la ricca diversità delle culture giovanili nella Russia sovietica negli anni '20. Esplora il rapporto tra rappresentazione e realtà e tra ideologia ufficiale e cultura popolare, insieme al significato di questi rapporti per la creazione di uno stato e di una società sovietici. Dallo scontro tra le visioni ultracomuniste di ciò che dovrebbero essere i giovani russi e lo stile sgargiante di flapper e foxtrotter importati in modo così evidente dall'Occidente capitalista, emerge un quadro vivido della costruzione della gioventù sovietica. Premuroso e accattivante, Gioventù nella Russia rivoluzionaria è una lettura essenziale per chi è interessato alla cultura popolare e alla storia sovietica. |