Il testo illumina la mutua trasformazione delle culture africane e afroamericane, evidenziando l'esempio della religione afro-brasiliana Candomblé. Questo libro contesta sia la recente convinzione che il transnazionalismo sia nuovo, sia la supposizione di lunga data che la cultura africana permanga nelle Americhe solo tra le popolazioni nere più povere e isolate. In effetti, la cultura africana nelle Americhe è fiorita soprattutto tra i cittadini e i ricchi, che, attraverso i viaggi, il commercio e l'alfabetizzazione, erano ben esposti ad altre culture. Il loro abbraccio alla religione africana è meno una "sopravvivenza", o un residuo inerte del passato africano, che una scelta strategica nel loro mondo multiculturale e circum-atlantico.Con controparti in Nigeria, Repubblica del Benin, Haiti, Cuba, Trinidad e Stati Uniti, Candomblé è una religione di possessione spirituale, danza, guarigione e sacrificio di sangue. La cosa più sorprendente per coloro che immaginano il Candomblé e altre religioni come il prodotto di una memoria popolare anonima è il fatto che alcuni dei leader e dei sacerdoti importanti di questa religione sono stati scrittori o commercianti ben esperi di viaggi sia commerciali che spirituali. Inoltre, hanno influenzato l'Africa tanto quanto il Brasile. Così, per secoli, Candomblé e le sue controparti sono state al centro di enormi forze transnazionali. |