Questa storia revisionista vividamente dettagliata apre una nuova prospettiva sul grande impero ottomano all'inizio del XIX secolo, un periodo chiave spesso visto come la vigilia delle riforme occidentalizzanti di Tanzimat e l'inizio di tre distinti nazionalismi etnici storici nei Balcani, la modernizzazione imperiale da Istanbul e Colonialismo europeo in Medio Oriente. Christine Philliou illumina brillantemente la crisi imperiale e il cambiamento negli anni 1820 e 1830 portando alla luce la vita di un uomo. Stephanos Vogorides (17801859) faceva parte di una rete di élite cristiane conosciute fanarioti, istituzionalmente escluse dal potere ma intimamente legate al governo ottomano. Tracciando i contorni delle reti ad ampio raggio che attraversano i confini etnici, religiosi e istituzionali in cui si muovevano i fanarioti, Philliou fornisce una visione unica del potere ottomano e, in definitiva, delle eredità ottomane in Medio Oriente e nei Balcani odierni. Ciò che emerge è un'analisi ad ampio raggio della governance come esperienza vissuta in un momento in cui non c'era un chiaro progetto di potere. |