Molti di noi appartengono a comunità che sono state segnate da terribili calamità. E molti di noi provengono da famiglie che hanno subito gravi perdite. Il modo in cui riflettiamo su queste eredità di perdita e il modo in cui si informano a vicenda sono le domande che Laura Levitt affronta in questo libro provocatorio e appassionato. Un ebreo americano la cui famiglia non è stata direttamente colpita dall'Olocausto è alle prese con le sfide di affrontare la normale perdita di ebrei; l'autrice suggerisce che, sebbene il ricordo dell'Olocausto possa sembrare oscurare tutti gli altri tipi di perdita per gli ebrei americani, può anche aprire possibilità per coinvolgere queste eredità più personali e quotidiane. Intrecciando discussioni sulle proprie storie di famiglia e scrivendo in un modo che è sia profondamente personale che erudito, Levitt mostra cosa succede quando si vedono perdite pubbliche e private l'una accanto all'altra, e cosa succede quando opere d'arte o commemorazioni difficili, come mostre di musei o film, sono visti insieme a normali storie di famiglia su perdite più intime. In tal modo illumina come attraverso queste "storie ordinarie" possiamo creare un modello alternativo per affrontare la memoria dell'Olocausto nella cultura ebraica. |