Terzo album (noto anche come More) in studio del gruppo che si dedica alla composizione di una colonna sonora destinata all'omonimo film di Barbet Schroeder, un crudo spaccato della controcultura sessantottina, dal movimento dei figli dei fiori all'abuso di stupefacenti. I quattro musicisti passarono cinque notti in bianco a suonare e registrare in studio, consegnando sedici pezzi al regista, che ne utilizzò ben quindici. Per motivi di spazio vinilico, l'album si ferma a tredici canzoni (con l'esclusione di Hollywood, scritto da Gilmour e della durata di appena 38 secondi e Seabirds, scritta da Roger Waters con una durata di 3 min e 50 secondi). La copertina è opera dello studio Hipnosis |