La tesi di questo libro è che la letteratura, che, come è noto, si è differenziata in un'area funzionale autonoma alla fine del XVIII secolo, non solo ha dato un contributo importante all'evoluzione del discorso socialmente sanzionato sull'amore (semantica dell'amore nel senso di Luhmann), ma che si rivolge anche per mezzo dell'amore. L'amore diventa metafora o metonimia della letteratura e viceversa. La tesi è supportata da un'analisi dettagliata dei testi di Jean-Jacques Rousseau, Friedrich Hölderlin, Ugo Foscolo, Madame de Staël e Giacomo Leopardi. Un risultato importante di questo studio comparativo è l'evidenza di una comunanza paneuropea del discorso letterario sull'amore intorno al 1800. |