Record Nr.

UNISA996337243903316

Titolo

Sognare la politica : Soggetto e comunità nelle Fantasticherie di Rousseau / / Marco Menin, Lorenzo Rustighi, (editors)

Pubbl/distr/stampa


Bologna : , : Società editrice il Mulino Spa, , 2017

Descrizione fisica

1 online resource (280 pages)

Disciplina

100

Soggetti

Philosophy, Modern - 20th century

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Nota di contenuto

Introduzione -- La filosofia del «promeneur solitaire» -- 1. La fantasticheria filosofica -- 2. Dalla rêverie alle Rêveries -- 3. Il fallimento della politica? -- 4. Letture politiche delle Rêveries -- 5. Sognare la politica -- 6. Piano dell'opera -- PARTE PRIMA. DALL'IO AL NOI: UN'ETICA DELLA SINGOLARITÀ -- Capitolo primo -- Un incontro con se stesso: l'ultima fantasticheria del passeggiatore solitario -- 1. Alla fine, l'inizio: la «Domenica delle Palme» come palingenesi -- 2. Che cosa l'incontro permette, che cosa permette l'incontro -- 3. Essere se stessi: l'identità come convenienza e decisione -- 4. Forma dell'anima, forma di vita -- Capitolo secondo -- Religione e nostalgia. Note sulla terza Rêverie -- 1. Verità e autenticità -- 2. Coscienza e normatività -- 3. «Surnaturel! Que signifie ce mot?» -- 4. Dal dubbio ... al dubbio -- 5. Il fragile zaino della memoria -- Capitolo terzo -- L'identità autobiografica, tra verità e finzione. La fantasticheria come prassi filosofica -- 1. Colpi di maglio al mito del Sé -- 2. Fuori e dentro le cose -- 3. Scrittura autobiografica e coerenza del percorso filosofico rousseauiano -- 4. La verità della finzione nell'auto-biografia -- 5. Il rapporto con la società del suo tempo. La falena e la farfalla -- 6. L'abitante del pianeta naturale -- Capitolo quarto -- Finzione di verità, verità della finzione. Una lettura della quarta Rêverie -- 1. La finzione tra verità e menzogna -- 2. Finzione e verità fattuale -- 3. Finzione e verità morale -- 4. Un'antropologia finzionale -- 5. La «realtà» della finzione -- Capitolo quinto -- Speranza e Generosità. Una lettura della terza e della sesta Rêverie -- 1. La terza passeggiata: la necessità della

speranza e della consolazione -- 2. La sesta passeggiata: beneficienza versus indipendenza, il prezzo della generosità -- PARTE SECONDA. DAL NOI ALL'IO: UNA POLITICA DELLA SOLITUDINE -- Capitolo sesto -- Fantasticheria e liberalismo utopico. Note a margine della sesta Rêverie -- 1. Modelli della beneficenza -- 2. L'anello di Gige -- 3. Lavoro -- 4. Contratto -- Capitolo settimo -- Un'utopia «privata». Solitudine e socialità in Rousseau -- 1. «Rendre un être méchant en le rendant sociable»: il Discours sur l'inégalité -- 2. Il bon citoyen e i sentimenti di sociabilità: il Contrat social -- 3. «Ils ont arraché de mon cœur toutes les douceurs de la société»: le Rêveries -- 4. Conclusioni -- Capitolo ottavo -- Solo nel suo regno. Il godimento sovrano secondo Rousseau Crusoe -- 1. L'isola deserta: dalla finzione pedagogica alla rêverie -- 2. La secessione del sognatore -- 3. Un'isola può nasconderne un'altra -- 4. È così che gli piace -- 5. La fantasticheria come godimento sovrano -- Capitolo nono -- La scrittura frammentata del mondo. Rousseau «povero Spagnolo» e la settima carta da gioco -- 1. Le carte da gioco -- 2. La carta da gioco numero 7 -- 3. A mo' di conclusione -- Capitolo decimo -- Per una ricezione politica delle Rêveries du promeneur solitaire (1794-1800) -- Abbreviazioni -- Bibliografia selettiva -- Indice dei nomi.

Sommario/riassunto

Considerate fra i capolavori letterari di Jean-Jacques Rousseau, le Fantasticherie del viandante solitario sono state a lungo guardate con sospetto dai filosofi. La solitudine e il ripiegamento in se stessi, esaltati sin dal titolo del tormentato diario intimo, sembrano contraddire il disegno politico alla base del pensiero dell'autore, opponendo il modello antropologico dell'uomo solitario a quello del cittadino. Il volume approfondisce in modo organico la riflessione filosofica del promeneur solitaire, concentrando l'attenzione proprio sul rapporto che si stabilisce tra la fantasticheria e l'elaborazione politico-morale, tra la libertà evanescente del sogno e la necessità concreta di agire nel mondo.