Nella transizione fra "prima" e "seconda modernità", fra società industriale e società globale, mutamento economico-finanziario-tecnologico e crescita democratica convergono o divergono? Anche se la dimensione planetaria sulla quale si gioca oggi tale partita rende, per certi aspetti, il problema nuovo e assai stringente, il tema dei rapporti tra potere economico e potere politico ha una lunga tradizione sia nella storia delle idee sia nella storia dei fatti. Il volume ripercorre questa vicenda plurisecolare mettendo a confronto le parabole della democrazia classica e della democrazia contemporanea per coglierne gli elementi di continuità e di discontinuità. Secondo l'autore, la sfida che i potentati economico-finanziari e le oligarchie tecnocratiche pongono al primato della politica e, in particolare, a quella sua forma specifica che è la democrazia politica, è davvero forte e l'esito del confronto appare incerto. Ma sarebbe davvero paradossale se, superate le esperienze autoritarie e totalitarie del XX secolo, la democrazia dovesse soccombere per incapacità di autocorreggersi. |