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Record Nr.

UNISA996337155803316

Autore

Di Pasquale Caterina

Titolo

Antropologia della memoria : Il ricordo come fatto culturale / / Caterina Di Pasquale

Pubbl/distr/stampa

Bologna : , : Società editrice il Mulino Spa, , 2019

Descrizione fisica

1 online resource (264 pages)

Disciplina

303.4

Soggetti

Social evolution

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Nota di bibliografia

Includes bibliographical references.

Nota di contenuto

INDICE -- Introduzione -- La memoria: un oggetto di studio tra natura e cultura -- Capitolo primo -- Sistematizzare la memoria (1880-1920) -- 1. Premessa -- 2. L'Ottocento e la memoria: media ed emozioni, definizione del sé e celebrazioni del noi -- 3. La memoria «naturale» tra ereditarietà della specie e meccanismi di memorizzazione: l'opera di Francis Galton -- 4. Funzioni e disfunzioni della memoria: le ricerche di Hermann Ebbinghaus e Théodule-Armand Ribot -- 5. La mente e il corpo ricordano: le considerazioni di Henri Bergson e di Richard Wolfgang Semon -- 6. La memoria autobiografica, manifestazione di un sintomo e terapia: l'analisi di Sigmund Freud -- Capitolo secondo -- Le basi sociali del ricordo (1920-1950) -- 1. Premessa -- 2. Pensiero, linguaggio e apprendimento: la memoria culturale nel pensiero di Lev Semënovič Vygotskij -- 3. Ricordare: la ricerca della significatività nel contributo di Frederic Charles Bartlett -- 4. Dall'individuo al gruppo: la memoria collettiva nelle opere di Maurice Halbwachs -- Capitolo terzo -- Il contesto «naturale» della memoria (1960-1980) -- 1. Premessa -- 2. If X is an interesting or socially significant aspect of memory, then psychologists have hardly ever studied X -- 3. La memoria come sistema organizzato: le ricerche di Endel Tulving -- 4. I «memorata» e le funzioni sociali del ricordare: la prospettiva ecologica di Ulric Neisser -- Capitolo quarto -- Gli anni Settanta: la memoria tra oralità e scrittura -- 1. Premessa -- 2. Pensiero e linguaggio, comunicazione e comportamento: la memoria in Leroi-Gourhan -- 3. L'oralità, la scrittura e le rappresentazioni del tempo in Claude Lévi-Strauss e Jack



Goody -- 4. Memoria e storia nelle culture europee, il contributo di Jacques Le Goff -- 5. Le fonti orali nella scrittura della storia: la «oral history» -- Capitolo quinto -- Gli anni Ottanta: memorie, simboli e identità -- 1. Premessa -- 2. Dalle «tradizioni inventate» alle «comunità immaginate»: i contributi di Eric Hobsbawm, Terence Ranger, Benedict Anderson e Albert Cohen -- 3. Mito, rito, storia e immaginazioni storiografiche: non solo Marshall Sahlins -- 4. Il «boom» della memoria e l'accelerazione della storia: il contributo di Pierre Nora -- Capitolo sesto -- Gli anni Novanta: memorie divise, giustizia e trauma -- 1. Premessa -- 2. Il «boom» della memoria tra storia e sociologia -- 3. L'alleanza politica tra «potere» e «passato» -- 4. Le memorie di guerra come memorie divise -- 5. Il paradigma testimoniale tra vittime e carnefici -- 6. Il trauma e la medicalizzazione della memoria -- 7. La memoria, una questione morale -- Capitolo settimo -- Verso una teoria generale della memoria -- 1. Premessa -- 2. Un passo indietro: ancor prima dei «memory studies» -- 3. La rivista «Memory Studies» -- 4. I «memory studies»: un campo accademico -- 5. «Memory Studies»: la nascita di una associazione -- 6. Conclusioni: una teoria antropologica della memoria è possibile -- Riferimenti bibliografici.

Sommario/riassunto

Negli ultimi quarant'anni la memoria è metaforicamente esplosa nella scena pubblica ed è diventata protagonista del dibattito quotidiano. Eppure, malgrado la moltiplicazione di ricerche, convegni e pubblicazioni, le scienze psicologiche, storiche, sociali e umanistiche stentano a trovare una visione interpretativa condivisa che dialoghi con le contemporanee culture del ricordo. In queste pagine Caterina Di Pasquale propone una genealogia del discorso scientifico sulla memoria a partire dalla fine dell'Ottocento. Ricostruisce i contributi delle scienze psicologiche e quelli delle discipline storico-sociali; racconta la nascita dei memory studies nel 2008 e i tentativi di definire un campo di studi multidisciplinare; ripercorre le retoriche, i luoghi comuni, gli stereotipi e i pregiudizi, i sottintesi che hanno condizionato tanto il discorso scientifico quanto quello comune. Oltrepassando le divisioni classiche tra memoria come meccanismo organico e memoria come dovere simbolico, tra memoria individuale e collettiva, memoria privata e pubblica, memoria narrativa e memoria del corpo, l'autrice propone una riflessione antropologica sul ricordare come pratica culturale «impura» e creativa. Una pratica che unisce patrimoni, commemorazioni, testimonianze, amnesie e rievocazioni, ma crea disordine tra i diversi tentativi di classificare realtà, esperienze, vissuti.