1.

Record Nr.

UNISA996309070903316

Autore

Unrau Christine

Titolo

Erfahrung und Engagement : Motive, Formen und Ziele der Globalisierungskritik / Christine Unrau

Pubbl/distr/stampa

Bielefeld, : transcript Verlag, 2018

ISBN

3-8394-4238-9

Edizione

[1st ed.]

Descrizione fisica

1 online resource

Collana

Edition Politik ; 57

Classificazione

MS 1170

Disciplina

300

Soggetti

Globalisierungskritik; Erfahrung; Engagement; Politisches Handeln; Emotion; Religion; Kreativität; Politikwissenschaft; Zivilgesellschaft; Globalisierung; Politik; Soziale Bewegungen; Politische Soziologie; Globalization Critique; Experience; Civil Engagement; Political Action; Creativity; Political Science; Civil Society; Globalization; Politics; Social Movements; Political Sociology

Lingua di pubblicazione

Tedesco

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Nota di contenuto

Frontmatter    1  Inhaltsverzeichnis    5  1. Einleitung    9  2. Globalisierungskritik im Kontext: Analytische Prämissen    21  3. Rationale Erfahrung und Globalisierungskritik    65  4. Religiöse Erfahrung und Globalisierungskritik    153  5. Emotionale Erfahrung und Globalisierungskritik    205  6. Kreative Erfahrung und Globalisierungskritik    265  7. Erfahrung und Engagement: Fazit    319  8. Bibliographie    335  DANKSAGUNG    373

Sommario/riassunto

»Eine andere Welt ist möglich« - so lautet das Credo der Globalisierungskritik, die sich als Gegenbewegung zur neoliberalen Umgestaltung der Welt formiert hat. Darin liegt ein Appell zum politischen Engagement und eine Kritik am Rückzug ins Private, Gemütliche und Überschaubare.  Doch auf welcher Erfahrungsbasis beruht dieser Appell? Welche Rolle spielt etwa die Erfahrung der Empörung für die Motivation politischen Handelns? Und lässt sich aus universalem Mitleid ein neues Ethos für eine globalisierte Welt ableiten?  Christine Unrau geht diesen Fragen anhand eines mehrdimensionalen Erfahrungsbegriffs nach, der neben Vernunft auch Spiritualität, Emotionalität und Kreativität miteinbezieht.

Besprochen in:  Fundraiser-Magazin, 4 (2018)  Zivilgesellschaft, 2



(2018)  Ökologisches Wirtschaften, 1 (2019)

2.

Record Nr.

UNINA9910136761103321

Autore

Searle John

Titolo

Coscienza, linguaggio, società / / John Searle

Pubbl/distr/stampa

Torino, : Rosenberg & Sellier, 2016

ISBN

88-7885-244-9

88-7885-437-9

Descrizione fisica

1 online resource (234 p.)

Altri autori (Persone)

Di Lorenzo AjelloFrancesca

PeroneUgo

RampazziRenata

Soggetti

Language & Linguistics

Sociology

filosofia

coscienza

intenzionalità

intenzionalità collettiva

razionalità

libero arbitrio

potere

società

ontologia

philosophie

conscience

intention

rationalisme

libre-arbitre

pouvoir

société

ontologie

philosophy

awareness

intentionality

rationality

free will

power



society

ontology

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

Negli ultimi anni Searle ha prodotto una teoria che delinea le caratteristiche fondamentali della realtà sociale in cui viviamo e degli oggetti che ne fanno parte. Questo libro espone con chiarezza straordinaria le posizioni di Searle e permette di seguirne gli approfondimenti e le evoluzioni. Anche chi ha meno familiarità con gli sfondi culturali a cui Searle si richiama – specie i risultati della neurobiologia e l'analisi linguistica – non potrà non stupire per la ricchezza e per la capacità di rispettare la complessità dei problemi di cui il testo dà prova. Searle inscrive la coscienza e la libertà entro un "naturalismo biologico" che però per non essere riduzionistico contempla la possibilità che vi siiano livelli diversi di descrizione dello stesso ambito di realtà. Il linguaggio è il luogo privilegiato per mostrare la relazione tra ciò che sta entro la mia mente e oggetti circostanti. Tra gli atti linguistici, che mostrano ricchezza e varietà di modi di adattarsi alla realtà, quello che più interessa oggi Searle è quello che sta all'origine della società. Infatti oltre alla capacità di rappresentare il mondo o di modificarlo, il linguaggio possiede la singolare possibilità performativa di creare un adattamento attraverso la semplice rappresentazione dell'adattamento stesso come già avvenuto. Dichiarando che "la seduta è tolta" non si "causa" la chiusura della seduta stessa, ma la si rappresenta come già conclusa. Attraverso il linguaggio si possono così imporre a cose e persone funzioni che prima non avevano, si generano cioè funzioni di status, come quando si dichiara che qualcuno è presidente degli Stati Uniti e, da allora in poi, gli si riconosce una serie di poteri reali.