1.

Record Nr.

UNISA990005637660203316

Autore

IGNACIO : de Loyola <santo>

Titolo

Gli  Scritti / di Ignazio di Loyola ; a cura di Mario Gioia

Pubbl/distr/stampa

Torino, : Utet, 1977

Descrizione fisica

1119 p., c. di tav. : ill. ; 24 cm

Collana

Classici delle religioni. Sezione 4., La religione cattolica / diretta da Piero Rossano

Disciplina

230

Soggetti

Gesuiti <Religiosi> - Costituzioni

Collocazione

AA 200 CR

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Note generali

Contiene: Esercizi spirituali



2.

Record Nr.

UNISA996590469003316

Autore

ANDO, Clifford <1969->

Titolo

Imperial ideology and provincial loyalty in the Roman empire / Clifford Ando

Pubbl/distr/stampa

Berkeley, : University of California Press, 2000

ISBN

9780520923720

Descrizione fisica

Testo elettronico (PDF) (XXI, 494 p.)

Collana

Classics and contemporary thought ; 6

Disciplina

937.06

Soggetti

Impero romano

Lingua di pubblicazione

Inglese

Formato

Risorsa elettronica

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

L'impero romano rimane unico. Sebbene Roma affermasse di governare il mondo, non lo fece. Piuttosto, la sua unicità deriva dalla cultura che ha creato e dalla lealtà che ha ispirato in un’area che si estendeva dal Tyne all’Eufrate. Inoltre, l’impero creò questa cultura con una burocrazia più piccola di quella di una tipica università di ricerca della fine del XX secolo. Nell’affrontare questo problema, Clifford Ando non pone la domanda sempre di moda: perché l’impero romano cadde? Piuttosto, si chiede: perché l’impero durò così a lungo? L'ideologia imperiale e la lealtà provinciale nell'impero romano sostengono che la longevità dell'impero non si basava sulla potenza militare romana ma su un consenso gradualmente realizzato sulla giustificazione del dominio romano. Questo consenso è stato esso stesso il prodotto di una complessa conversazione tra il governo centrale e le sue remote periferie. Ando indaga i meccanismi che hanno sostenuto questa conversazione, esplora il suo contributo alla legittimazione del potere romano e rivela come suo prodotto l’assorbimento provinciale delle forme e dei contenuti del discorso politico e giuridico romano. In tutto il suo lavoro, la sua lettura sofisticata e sottile è informata dal pensiero attuale sulla formazione sociale di teorici come Max Weber, Jürgen Habermas e Pierre Bourdieu.