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Record Nr.

UNISA990001088520203316

Autore

SAVINIO, Alberto

Titolo

Tragedia dell'infanzia / Alberto Savinio ; a cura di Paola Italia

Pubbl/distr/stampa

Milano, : Adelphi, 2001

ISBN

88-459-1590-5

Descrizione fisica

223 p. ; 18 cm

Collana

Piccola biblioteca Adelphi ; 458

Disciplina

853.912

Collocazione

VI.3.A. 3913

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

Per Savinio, l’infanzia non è un tempo ma un «tempio», cioè un luogo, una dimensione dello spirito. Un luogo, anzitutto, fisico e geografico: la Grecia d’inizio secolo, dalla luminosità abbagliante e quasi sgomentante, in cui scintillano ricordi come la nave Andromeda coi suoi «ùluli prepotenti», il teatro Lanarà col suo odore di alghe e segatura, la città – «veduta in sogno» – della villeggiatura, ma soprattutto la cresta prepotente del Pelio che si erge di fronte alla finestra della «camera dei giochi». E un luogo, inoltre, metafisico e doloroso, in cui la mente del bambino da un lato vede e percepisce cose interdette a quella dell’adulto (il «potere stregonesco» della zanzariera, gli «occhi infocati dei ranocchi e dei cipressi semoventi», l’incanto fiabesco del tappeto della camera istoriato di leocorni) e dall’altro sente irrompere domande estreme che potranno in seguito essere sedate ma non risolte: come quando un passero ferito – che il piccolo Savinio salverà e adotterà col nome di Leonida – rivela sotto il batuffolo di piume il «centro di un vuoto allucinante». Scritto nei primi anni Venti ma apparso a stampa nel 1937, Tragedia dell’infanzia viene qui riproposto insieme alla sua seconda parte inedita e incompiuta – di recente affiorata tra le carte dell’autore –, dove si narra il mitologico viaggio svolto «sul dorso del Centauro» alla ricerca dell’Orsa, la misteriosa figura che si leva minacciosa e irresistibile sulla cresta del monte Pelio: un viaggio che segnerà la fine dell’infanzia e l’avvio di un nuovo destino. (Fonte: editore)