Questo volume raccoglie quattordici saggi, scritti tra il 1937 e il 1970, nei quali Rudolf Wittkower indaga la migrazione dei simboli, alla ricerca del significato che gli artisti hanno cercato di esprimervi, più o meno consapevolmente. L’opera si divide in due parti: La prima riguarda i momenti di compenetrazione tra i modelli figurativi orientali e l’arte dell’Occidente, dedicando particolare attenzione alle immagini dell’Aquila e del Serpente, come pure alla lunga serie di mostri che il mondo antico e medievale aveva assunto nella sua interezza in un ambito di significati a noi non sempre chiari. La seconda parte guarda all’origine delle allegorie rinascimentali – Fortuna, Tempo, Virtù, Pazienza, Morte, Resurrezione, "Grammatica", e mostra come esse abbiano assunto una propria identità attraverso i cambiamenti del gusto e dello stile. La ricerca di Wittkower si apre poi a due esempi di metodo: un momento particolarmente curioso della storia dell’arte, la pretesa riscoperta del geroglifico durante il XV secolo; e la precisa intenzione che ispira l’apparente ripetitività dell’opera di El Greco. Quella che Wittkower ha dunque attuato è una esplorazione dei concetti e delle idee che si sono espresse attraverso le immagini, un'analisi distinta ma non separabile da quella stilistica e cronologica dell'opera |