La disciplina del pegno rotativo non possessorio in agricoltura si è da tempo caratterizzata per i diversi profili di specialità che connotano un istituto eccentrico, la cui disciplina ha subìto una profonda evoluzione caratterizzata per la sua spiccata potenzialità applicativa. A partire dalla metà degli anni Ottanta, infatti, il legislatore è intervenuto nella materia dei contratti di pegno con alcuni provvedimenti volti a superare i tradizionali limiti collegati alla disciplina codicistica delle garanzie reali. In agricoltura il pegno rotativo non possessorio trova un contesto particolarmente favorevole legandosi alla disciplina delle produzioni di qualità con denominazione di origine protetta e, più in particolare, al ciclo produttivo dell\2019alimento quale forma di ricchezza sul cui vincolo può essere chiamato ad operare la garanzia. Come emerge dall\2019indagine condotta attraverso il coinvolgimento di autorevoli studiosi di diverse discipline sono numerosi i profili che vengono in luce, nonché le problematiche, in vario modo, connesse all\2019esigenza di utilizzazione e di circolazione dei beni offerti in garanzia e prim\2019ancora di opponibilità della garanzia e tutela del creditore. |