A volte gli individui traggono piacere sessuale dalla sottomissione a una disciplina crudele. Sebbene tale predilezione fosse nota già nel XVI secolo, il masochismo non fu codificato come concetto fino al 1890. Secondo John K. Noyes, la sua invenzione rifletteva una crisi nella concezione liberale della soggettività e della sessualità, che continua a ispirare le discussioni odierne sul masochismo. In sostanza, rimane un concetto politico. Il medico viennese Richard von Krafft-Ebing coniò il termine masochismo, basandosi sull'opera di Leopold von Sacher-Masoch. Noyes analizza i problemi sociali e politici che ispirarono il concetto, suggerendo, ad esempio, che la trionfante espansione del colonialismo europeo fosse in parte animata da un'ambivalenza nella sessualità maschile. Noyes documenta l'evoluzione del concetto di masochismo con scene letterarie che vanno da "Fanny Hill" di John Cleland a "Fanny Hill " di Sacher-Masoch e "Story of 0" di Pauline Reage. L'analisi della rilettura del masochismo da parte di Freud, che ha avuto un'enorme influenza, precede un'esplorazione dell'opera dei suoi successori, tra cui Wilhelm Reich, Theodor Reik, Helene Deutsch e Karen Horney. Noyes suggerisce che le tematiche del masochismo femminile siano emerse solo gradualmente da un concetto esclusivamente maschile |