Il volume si configura come commento all'ipertrofico romanzo di Don DeLillo Underworld(1997). A partire dall'analisi del testo - che intreccia storie, ambienti e punti di vista diversi -, Nicola Turi ripercorre però l'intera produzione narrativa dell'autore per seguire al suo interno l'evoluzione di temi (paranoia, minaccia nucleare, alienazione, violenza ...) e strategie testuali. E contemporaneamente riflette su alcune tendenze diffuse nel romanzo contemporaneo che Underworld, affresco narrativo degli Stati Uniti del secondo Novecento, incarna o anticipa: la ripresa del romanzo collettivo; la costruzione di personaggi pescati dalla realtà; la continua interazione tra rappresentazione verbale e immagine, sia statica che in movimento. |