L'isiam è compatibile con la democrazia? Il dispotismo è destinato a prevalere nel mondo islamico, o sarà invece possibile l'affermazione di società plu-raliste e democratiche? Quali sono le responsabilità dell'Occidente nell'instaurazione di regimi islamici autoritari, particolarmente ostili alle donne e ai loro desideri e diritti? Come reagire alla paura e al senso d'impotenza scatenati dalla Guerra del Golfo, dalla catena di avvenimenti luttuosi legati agli attentati dell'11 settembre 2001 e al conflitto in Medio Oriente? Fatema Mernissi cerca antidoti efficaci contro le regressioni autoritarie e la violenza: da un lato, le correnti dell'umanesimo musulmano, alimentate dai sostenitori della laicità dello Stato, dalle donne che reclamano libertà, da chiunque nel passato e nel presente abbia opposto resistenza al fondamentalismo. Dall'altro, quello che nelle sue opere più recenti va definendo come l'isiam cibernetico. La forza che plasma il mondo islamico di oggi non è tanto la religione - questa è la sua tesi provocatoria - ma piuttosto la tecnologia informatica: le TV satellitari indipendenti come al-Jazira che contrastano la propaganda dei nuovi despoti islamici e la disinformazione delle potenze occidentali, le reti Internet a cui si rivolgono soprattutto i giovani e le donne, in tutti i paesi musulmani. Strumenti cruciali tanto in Oriente come in Occidente, che incoraggiano l'arte del confronto verbale e della mediazione, perché il terrorismo può essere fermato soltanto da un dialogo nutrito |