Il volume affronta il ruolo e l'efficacia conformativa del dolo nel sistema dei delitti di bancarotta, attraverso la messa a fuoco della fattispecie oggettiva delle molteplici incriminazioni, lette nella loro evoluzione storica; alla tradizionale attenzione riservata alla sentenza dichiarativa si sostituisce la tripartizione concettuale tra 'fallimento', 'insolvenza' e 'dissesto', valorizzando l'incidenza anche delle altre procedure concorsuali. La rassegna critica delle singole figure delittuose si proietta verso l'enucleazione del minimum del dolo del tipo di bancarotta fraudolenta, quale correttivo di tipicità soggettiva alle carenze del fatto incriminato. L'indagine, calata nella più ampia riflessione sull'elemento psicologico, ambisce a porre le coordinate per una possibile riforma della materia. [Testo dell'editore]. |