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Record Nr.

UNINA9910508507803321

Autore

della Porta Donatella

Titolo

La corruzione come sistema : Meccanismi, dinamiche, attori / / Donatella della Porta, Alberto Vannucci

Pubbl/distr/stampa

Bologna : , : Società editrice il Mulino, Spa, , 2021

Descrizione fisica

1 online resource (256 pages)

Disciplina

320.01

Soggetti

Political science - 20th century

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Nota di contenuto

Dedica -- Avvertenza -- Capitolo primo -- Meccanismi ed equilibri nel mercato della corruzione -- Capitolo secondo -- Le dinamiche della corruzione -- Capitolo terzo -- Partiti e attori politici nelle reti della corruzione sistemica -- Capitolo quarto -- Protetti, collusi, corrotti: i burocrati nelle reti della corruzione sistemica -- Capitolo quinto -- La governance privata della corruzione: imprenditori, professionisti, faccendieri -- Capitolo sesto -- La corruzione violenta. Le mafie nelle reti di scambio occulto -- Capitolo settimo -- La corruzione come sistema: osservazioni conclusive -- Bibliografia.

Sommario/riassunto

Cosa si intende per corruzione sistemica? Quali meccanismi ne favoriscono l'adattamento alle trasformazioni del contesto in cui si sviluppa? Chi sono i suoi protagonisti? Il volume risponde a queste domande applicando un originale approccio teorico all'analisi di una mole imponente di dati empirici: atti giudiziari, materiale giornalistico, documenti di enti pubblici e privati, in un arco temporale che va dalle vicende storiche di Mani pulite fino alle inchieste più recenti. Dalla ricerca emerge come i robusti equilibri della corruzione sistemica non siano stati scalfiti dai mutamenti politici e dalle inchieste giudiziarie. Si osserva piuttosto una sorta di "slittamento verso il privato" del baricentro che stabilizza i patti di corruzione, con un ribilanciamento di funzioni, processi decisionali, risorse messe in campo dagli attori coinvolti. I segnali d'allarme dal presente si proiettano alla futura gestione degli oltre duecento miliardi del Recovery Fund, in una cornice di scelta pubblica che rischia di rinsaldare nuovi circuiti di corruzione



sistemica.