La patria che non poteva più esserlo fu per Giorgio Voghera, come per tanti altri, l'Italia delle leggi razziali: nel '38, lasciata la natia Trieste, raggiunse un kibbutz nella città di Giaffa dove rimase per quasi dieci anni. Di quella straordinaria esperienza, caso unico nella letteratura ebraica-italiana del '900, parla il Quaderno: di uno Stato nascente, delle idealità di un popolo, ma anche delle amicizie e gli amori del protagonista e degli accadimenti quotidiani di una comunità di donne e di uomini che, nella tempesta della storia, cercò un rifugio dove provare a costruire un mondo nuovo e più umano. -- Provided by publisher. |