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Record Nr.

UNINA9910418035103321

Autore

Abitbol Sarah

Titolo

Guerre senza limite : Psicoanalisi, trauma, legame sociale / / Marie-Hélène Brousse, Paola Bolgiani

Pubbl/distr/stampa

Torino, : Rosenberg & Sellier, 2020

ISBN

88-7885-555-3

88-7885-519-7

88-7885-520-0

Descrizione fisica

1 online resource (320 p.)

Altri autori (Persone)

AppelfeldAharon

BlancardMarie-Hélène

BolgianiPaola

BonnaudHélène

BrioleGuy

BrousseMarie-Hélène

CanedoLaura

CarozGil

DahanGabriel

Georges-LambrichisNathalie

Georges-LambrichsNathalie

GoderLiora

González DelgadoÁngela

GraiverMabel

Guedar-DelahayeAntonia

HommelSusanne

JullienBénédicte

KlotzJean-Pierre

LahutteBertrand

LaurentÉric

LeducCaroline

MillerJacques-Alain

MitelmanMyriam

PicquartYasmina

RatierFrancis

SokolowskyLaura

VicensAntoni

WajcmanGérard

Yolanda ArciniegaRuth



Soggetti

History & Philosophy Of Science

psychanalyse

guerre

traumatisme

Freud

Lacan

guerra

psicoanalisi

trauma

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

Fin dai suoi esordi la psicoanalisi si è interessata ai conflitti e la sua storia è legata alle vicissitudini dell’impatto della guerra sui soggetti, nella forma specifica del trauma, nonché alla guerra come modalità del legame sociale. Questo volume raccoglie i contributi di psicoanalisti che si interrogano su quello che la guerra può insegnare alla psicoanalisi e su cosa la psicoanalisi può dire su di essa, provando a decifrarne le coordinate, e sul posto che essa ha nel discorso, cioè nella civiltà.  La guerra infatti accompagna, e forse determina, lo sviluppo delle civiltà. Le sue forme si modificano e, oggi, essa appare nella forma del “senza limite”, conformemente alla modalità predominante nei nostri legami, configurando scenari inediti.  Gli effetti sui soggetti, oggi come ieri, e il modo con cui questi possono essere trattati, sono ciò di cui si occupano gli analisti, orientati da Freud e da Lacan, considerando il trauma un fatto singolare, che non si presta a soluzioni universali, né tantomeno standardizzabili.  Ma è compito degli psicoanalisti anche quello di delineare le coordinate fondamentali del nostro attuale “disagio della civiltà”, per poter contribuire alla lettura del posto che la guerra occupa nel nostro tempo, al di là di qualsiasi “facile ricetta” che si vorrebbe risolutiva.