Sotto la spinta della retorica più aggressiva della nuova amministrazione degli Stati Uniti, il 2017 ha messo allo scoperto il peso sempre crescente che la tradizionale dinamica tra le grandi potenze sta riacquistando anche nel contesto internazionale del XXI secolo. Contrariamente alle previsioni e alle retoriche più ottimistiche del primo dopoguerra fredda, il “gioco tra grandi” ha riconquistato il centro della scena, spinto in parte dalla crescita e dalla rinnovata assertività di potenziali competitori globali degli Stati Uniti quali la Russia e la Cina, in parte dalla perdurante crisi del tessuto multilaterale della convivenza internazionale e, in parte ancora maggiore, dalla scomposizione del sistema regionale in arene sempre più autonome, all’interno delle quali cresce anche il peso delle rispettive grandi potenze locali. Il Rapporto ISPI 2018 si interroga su questo mutamento, controbilanciato solo in parte dalle buone notizie che, nel corso dell’ultimo anno, sono venute dall’economia internazionale. La prima parte del volume è dedicata al contesto globale, la seconda si domanda quale posto possa occupare l’Europa in un “mondo di grandi”, mentre la terza si rivolge come di consueto alla politica estera italiana. |