Il mondo degli ultimi due secoli è stato compreso come il mondo del capitale industriale: produceva merci, generava alienazione, faceva rumore, quello delle fabbriche. Poi è stata la volta del capitale finanziario: produceva ricchezza, generava adrenalina, e faceva ancora un po' di rumore, quello delle sedute di borsa. Oggi si sta facendo avanti un nuovo capitale, il capitale docmediale: produce documenti, genera mobilitazione, e non fa rumore. La sua matrice è nella più recente trasformazione digitale, che ha prodotto una rivoluzione, la revoluzione documediale, innescata dall'incontro fra una sempre più potente documentalità (la sfera di documenti da cui dipende l'esistenza della realtà sociale) e una medialità diffusa e pervasiva (che fa emergere nuovi ruoli e rilevanza per l'individuazione dei singoli). Di questa rivoluzione radicale e impercettibile, ma di impatto travolgente sulle |