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Record Nr.

UNINA9910141745803321

Autore

Menozzi Daniele

Titolo

"Giudaica perfidia" : Uno stereotipo antisemita fra liturgia e storia / / Daniele Menozzi

Pubbl/distr/stampa

Bologna : , : Società editrice il Mulino Spa, , 2014

Descrizione fisica

1 online resource (248 pages)

Disciplina

297.246

Soggetti

History of contemporary events

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Note generali

Includes index.

Nota di contenuto

Ringraziamenti -- Premessa -- Capitolo primo -- «Giudaica perfidia» e liturgia romana -- 1. La preghiera per gli ebrei nel rito postridentino -- 2. Dal latino al volgare, dal clero al popolo -- Capitolo secondo -- «Perfidi», «ciechi» o «infedeli»? -- 1. I primi tentativi di riforma nell'Italia giacobina e napoleonica -- 2. La rielaborazione della «giudaica perfidia» nella cultura intransigente dell'Ottocento -- 3. L'irruzione del metodo storico-critico nella liturgia -- 4. Filosemiti e antisemiti nel primo dopoguerra -- Capitolo terzo -- Tra condanne e concessioni -- 1. La censura romana del 1928 -- 2. La difficile resistenza delle ragioni della storia -- 3. Davanti ai totalitarismi -- 4. Dopo la Shoah -- 5. Le prime concessioni -- Capitolo quarto -- Dalla storia al sacro -- 1. La riforma di Giovanni XXIII -- 2. Una falsa preghiera -- 3. Il rinnovamento liturgico montiniano -- 4. Le ambiguità della linea di Giovanni Paolo II -- 5. Il pontificato ratzingeriano: un tentativo di ritorno al sacro -- Conclusioni -- Indice dei nomi.

Sommario/riassunto

"Preghiamo anche per i perfidi giudei", così recita nel venerdì santo il Missale romanum di Pio V, pubblicato nel 1570, sintetizzando l'immagine degli ebrei nella liturgia latina. Stanno qui le radici di uno stereotipo antisemita che le traduzioni in volgare dei testi liturgici introiettano nella mentalità cattolica. Ma dal tardo Settecento la cultura cattolica comincia a interrogarsi su questo "insegnamento del disprezzo" trasmesso dal culto pubblico e ufficiale della chiesa. Gli eventi culminati nella Shoah avviano poi un decisivo confronto con la storia, portando a un riesame del rapporto con gli ebrei. Lo



testimoniano tormentati rifacimenti della preghiera del venerdì santo da Giovanni XXIII fino ai nostri giorni.