Questa ricerca costituisce una pietra miliare nella storia degli studi sul lavoro, sul suo controllo, sul suo sfruttamento, introducendo nuovi concetti e rovesciando molti canoni interpretativi. Attraverso l'esame di un vastissimo materiale e la ricostruzione di innumerevoli esempi storici spesso assai poco noti (dall'America Latina all'Africa, dalle piantagioni alle fabbriche) l'autore rilegge la storia dello sfruttamento dalla schiavitù al lavoro salariato come storia del controllo sulla libertà e l'autonomia di una umanità in perenne fuga dalle catene della subordinazione e del lavoro sotto padrone. Il libro non costituisce soltanto la più completa analisi della genesi e dello sviluppo dei rapporti di lavoro nell'età moderna, ma ripropone anche in una chiave del tutto nuova una storia ragionata del mercato, della libertà, dello stato moderno, e delle politiche pubbliche nei confronti dei poveri e dei migranti. Questi ultimi rappresentano la figura più attuale ed emblematica della tensione sempre rinnovata tra la fuga verso un mondo migliore e la prigione dello sfruttamento. |