Il volume intende evidenziare come nel febbraio-aprile 1861, quando si conclude peraltro il ciclo politico e umano di Cavour, con le sue ultime “battaglie parlamentari”, la creazione giuridica del Regno d’Italia avvenga attraverso alcuni atti fondamentali approvati del Parlamento. Essi completano e perfezionano, parafrasando Vittorio Emanuele Orlando, l’atto di nascita del nuovo regno, costituito con la legge 17 marzo 1861. Tali atti sono individuati nella predetta legge sul titolo di re d’Italia; in quella, immediatamente successiva, sull’intitolazione degli atti di governo; nel celebre dibattito sulla “questione romana”, in cui, proprio indicando una netta discontinuità con il Regno di Sardegna, il Parlamento già designa Roma quale capitale del Regno d’Italia; nel definitivo confronto alla Camera tra Cavour e Garibaldi sull’esercito meridionale, nel quale fu respinto il tentativo estremo dell’eroe dei due mondi di democratizzazione dell’esercito e in cui, di fatto, fu sancito il passaggio dalla fase “eroica” risorgimentale alla monarchia costituzionale guidata dal “re galantuomo” Vittorio Emanuele II. |