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Record Nr.

UNICAMPANIAVAN0247225

Titolo

Classi sociali e società contemporanea / a cura di Antonio Schizzerotto

Pubbl/distr/stampa

Milano, : Angeli, 1990

ISBN

978-88-204-2950-8

Edizione

[3. ed]

Descrizione fisica

212 p. ; 22 cm

Lingua di pubblicazione

Italiano

Formato

Materiale a stampa

Livello bibliografico

Monografia

Sommario/riassunto

Da qualche tempo a questa parte, la sociologia italiana ha pressoché cessato di riferirsi al concetto di classe nella convinzione che esso abbia perduto ogni capacità esplicativa della configurazione delle società contemporanee e dei processi di mutamento in atto al loro interno. La presente antologia si muove secondo un'ipotesi opposta a tale convinzione e intende richiamare nuovamente l'attenzione su una problematica che, al di fuori del nostro paese, costituisce tuttora materia di un intenso dibattito teorico e di significative ricerche empiriche.
Il contributo di Schizzerotto, che apre il volume, cerca di delimitare il campo di applicazione del concetto di classe e di mostrare come, anche nelle società tardo capitalistiche o post industriali, le classi continuino a rappresentare importanti, benché non unici, elementi di strutturazione delle diseguaglianze sociali. I rimanenti cinque saggi hanno il compito di documentare alcuni dei principali modi nei quali, durante l'ultimo quindicennio, sono state definite le classi sociali e la composizione di classe dei sistemi sociali contemporanei. In particolare i lavori di Poulantzas e di Wright delineano l'arco delle riflessioni compiute su questi temi nell'ambito dello strutturalismo neomarxista. Più esattamente, essi marcano il passaggio da una concezione delle classi fondata sulla teoria del valore lavoro a una visione di esse basata su una definizione più generale ed articolata dello sfruttamento. I contributi di Giddens, Parkin e Murphy rappresentano altrettante



varianti dell'approccio neoweberiano al tema delle classi. Giddens concentra l'attenzione sulle posizioni di mercato e sui fenomeni di mobilità come variabili cruciali sottostanti alla costituzione delle classi. Parkin le fonda sui processi di chiusura e sottolinea il ruolo assunto al riguardo dalle azioni collettive delle classi stesse.

Murphy, infine, propone un concetto di classe che tenga conto sia delle posizioni strutturali sia dei comportamenti collettivi e che ponga in luce le continuità e le discontinuità esistenti tra queste due dimensioni,
Nel suo insieme il volume cerca di presentare alcuni possibili punti di riferimento per elaborare un concetto di classe applicabile alla complessa realtà dei sistemi sociali altamente industrializzati.