Il testo affronta una delle più rilevanti trasformazioni nell'organizzazione del territorio, causata da modifiche nell'organizzazione economica e negli stili di vita, con il rilevante apporto delle nuove tecnologie. Il fattore fondamentale di questa trasformazione è individuato nella diminuita "forza" dell'agglomerazione, motore potente della crescita urbana. Oggi vantaggi che derivavano dall'agglomerazione possono manifestarsi anche nella "diffusione" territoriale, che riduce anche gli svantaggi della concentrazione. La città tradizionale, quella città a cui ci si riferisce convenzionalmente con questo sostantivo, continua a svolgere proprie funzioni, anche se modificate rispetto al passato, mentre una nuova condizione urbana e metropolitana si afferma in un contesto diffuso. Città di città, arcipelago metropolitano sono i termini che si usano più frequentemente per nominare questa nuova forma di metropoli. Non siamo di fronte ad una crisi della condizione urbana ma, al contrario, al suo affermarsi in una condizione fisica-morfologica diversa. I saggi raccolti si propongono anche di testimoniare il percorso di ricerca, più che decennale, di un gruppo di ricercatori. In una fase di spappolamento e di egotismo senza limiti e ritegno, dare conto di un lavoro collettivo non pare un aspetto secondario. |